Cosa Succede agli Agnelli a Pasqua?

Cosa Succede agli Agnelli a Pasqua?

Cosa Succede agli Agnelli a Pasqua?

Per questa pasqua 2024 vorremmo spendere più di qualche parola per esaminare insieme cosa vivono gli agnelli in queste giornate, riassumendo quanto emerso dalle indagini fatte negli ultimi anni dalle principali associazioni a tutela della vita animale.

Ti invitiamo a partecipare a questa lettura specialmente se ancora non hai intrapreso una scelta vegan: se stai leggendo questo articolo c’è una parte di te interessata a prospettive diverse sul mondo animale, ed è proprio questo il momento perfetto per informarsi e colmare quella fame di sapere. Avrai già intuito che l’industria alimentare ha molti segreti, prassi crudeli nascoste dietro spessi muri di cemento armato, ma spesso è solo l’accesso alle informazioni ciò che davvero può smuovere il cambiamento.

In questo articolo parleremo di:

Come nasce un agnello: vita in allevamento

Cosa Succede agli Agnelli a Pasqua?

La storia di ogni agnello comincia con una pecora, probabilmente detenuta in un’allevamento intensivo, sfruttata per produrre latte per uso e consumo umano.

Come ogni mammifero anche le pecore devono dare alla luce un cucciolo per poter allattare. Per tutta la loro vita le pecore verranno munte 2 volte al giorno, per 8 mesi l’anno. Questi ritmi di produzione sono innaturali per loro, e sono il sintomo di un sistema malato, che esige, per funzionare, animali giovani e produttivi. Per questo le pecore vengono mandate al macello a soli 5-7 anni, mentre potrebbero viverne almeno 12.

In una vita continua di sfruttamento, tra parti, cuccioli allontanati a forza e latte rubato, si autoalimenta un circolo di sofferenza infinito, per queste madri costrette a parti continui e per i loro cucciolo, costretti ad un simile destino.
Se gli agnellini nati saranno maschi verranno mandati al macello entro 30 giorni, per diventare il pasto di qualcuno, mentre le femmine verranno presto inserite nello stesso sistema di sfruttamento in cui vivono le loro madri.

Ciò che accumuna questi cuccioli è il fatto che non berranno una goccia del latte materno, che verrà destinato interamente alla raccolta per usi umani, e per loro sostituito con latte artificiale e mangimi altamente performanti.

Il viaggio senza speranza: storie di lunghe traversate

Cosa Succede agli Agnelli a Pasqua?

Prima di iniziare il viaggio i cuccioli vengono pesati. Appesi per le zampe, in preda al terrore, verrà stimato il loro valore, normalizzando una pratica che provoca loro grandi sofferenze, paura e stress.

Inizia così, una volta trascorsi i primi 30 giorni, il lungo viaggio di questi piccoli innocenti, stipati a forza, lanciati in camion spesso sovraffollati.

Questa fase è estremamente critica poichè spesso i cuccioli provengono da altri paesi europei e affrontano viaggi che vanno delle 15 alle 30 ore, senza venire in alcun modo protetti o tutelati durante i trasporti.

L’Italia è tra i primi importatori di agnelli vivi in Europa, ma le lunghe traversate di questi animali sfuggono spesso ai controlli, che non sempre intervengono sulle frequenti e documentate irregolarità.

I problemi più frequenti riguardano:

  • Sovraffollamento dei mezzi: Sono innumerevole le inchieste di Essere Animali, Animal Equality ed altre associazioni ad evidenziare come spesso i tir multipiano destinati al trasporto degli animali diventino una vera e propria tortura per i piccoli agnelli. Stipati all’inverosimile, i piccoli non hanno spazio per muoversi, spesso sono costretti a restare rannicchiati per tutto il viaggio, senza poter alzare la testa. Viaggi claustrofobici in cui non è raro che gli animali si calpestino gli uni con gli altri, ferendosi e restando incastrati tra le sbarre del mezzo.
  • Scarsa Aereazione: I mezzi, così sovraffollati, spesso non garantiscono un ricambio d’aria idoneo, costringendo i cuccioli a viaggi interminabili, percorsi boccheggiando e ricercando aria che non troveranno.
  • Beverini non idonei: che non permettono agli animali di abbeverarsi per l’intero viaggio. Gli agnelli, come altri animali, hanno bisogno di un sistema idoneo alle loro caratteristiche naturali, farli viaggiare su mezzi pensati per altri animali non gli permetterà di idratarsi correttamente.
  • Condizioni igieniche precarie: Spesso, uno dei sintomi di sovraffollamento di questi camion è proprio l’odore acre che lasciano alle proprie spalle, gli animali infatti, sovraffollati e stipati, non hanno lettiera a sufficienza per restare puliti fino all’arrivo. Vivranno quindi le 30 ore di viaggio nello sporco, infettandosi e soffrendo, perdendo la dignità che per legge gli deve essere riconosciuta.
  • Trasporto di animali di età diverse: La legge impone di trasportare animali della stessa corporatura, per impedire ai più grossi di schiacciare i più piccoli. Anche questa norma viene spesso disattesa, come dimostrano inchieste che testimoniano il trasporto di ovini di diverse dimensioni negli stessi locali, e di animali con e senza corna senza opportune divisioni.

L’arrivo al macello: Violenza Immotivata e sofferenza

Cosa Succede agli Agnelli a Pasqua?

Per gli esemplari che sopravvivono al viaggio iniziano momenti di paura ed angoscia ancora maggiori; da quando vengono scaricati dal camion saranno pochi i giorni che restano loro da vivere.

Il lavoro nei macelli, specialmente prima di natale o pasqua, diventa frenetico e viene lasciato poco spazio all’empatia, la tutela e l’osservazione delle norme sulla tutela animale.

Uno dei primi elementi che salta all’occhio dei volontari sul campo è sicuramente l’attesa che vivono gli agnelli mentre i loro fratelli vengono macellati. Gli animali capiscono la morte, e comprendono cosa sta succedendo ai loro simili. Le normative stabiliscono che agli animali debba essere evitato ogni stress o dolore inutile, ma quando i macelli sono a pieno regime nelle loro azioni mortifere ciò non viene rispettato.

Per la macellazione è imperativo stordire gli animali: per gli agnelli si utilizza l’elettricità per renderli privi di sensi, momento che dura circa 50 secondi in cui gli animali devono venire macellati per evitargli sofferenze. Spesso queste tempistiche non vengono rispettate i piccoli vengono uccisi in malo modo, ancora coscienti, condannandoli ad una morte inutilmente dolorosa.

Conclusioni

Non ci soffermeremo oltre su ciò che accade in questi luoghi, ma ti invitiamo ad approfondire tramite le inchieste delle principali associazioni.

Purtroppo la società in cui viviamo ha tutto l’interessa a nascondere ciò che avviene nei macelli e nell’industria alimentare, ed è responsabilità di ognuno di noi scostare quel velo che separa la verità dalle immagini di animali sereni e sorridenti nei banchi carni.

Non è un’impresa facile sradicare anni di convinzioni, non lo è stato per nessuno di noi; il viaggio verso la filosofia vegan è spesso lungo e tortuoso, ostacolato da legami con le tradizioni, dalla cultura dominante, e da tante piccole abitudini costruite per rendere più facile la vita, ma il cambiamento è sempre possibile.

Ti assicuriamo però che, una volta fatto il primo passo, sarà facile guardarsi alle spalle senza rimpianti, ma con la gioia di aver scelto di fare del bene a tanti essere senzienti.

Ti auguriamo una bellissima pasqua vegan,

Gaia per VEGANSHOES.IT 🌻

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