5 Verità scomode sulla Pelle

5 Verità scomode sulla Pelle

Per quanto l’uomo si consideri una specie che nel corso degli anni si sia intellettualmente e tecnologicamente evoluta, continua a portare avanti l’abitudine di adornare sè stesso, la propria casa ed i mezzi di trasporto con le pelli animali.

Le pratiche messe in atto per trattare le pelli però, stanno danneggiando il nostro pianeta e coloro che lo abitano.

Ma vediamo, in generale, cosa si nasconde dietro ad accessori e prodotti in pelle.

  • L’industria delle pelli è la 4° più inquinante al mondo, dopo quella che si occupa dell’ estrazione e trattamento di minerali, fusione del piombo e ricilo di pile al piombo acido.
  • Il processo di concia impiega circa 300 sostanze chimiche diverse. In particolare, la concia di 1 t di pelle grezza, comporta il consumo di 350-400 kg di prodotti chimici,  dai 15.000 ai 30.000 litri d’acqua e dai 9,3 ai 42 GJ di energia.
  • L’Italia, paese leader internazionale per valore di produzione legato all’industria delle pelli, con i suoi € 5 miliardi di fatturato annui, è costretta ad importare dall’estero gran parte del pellame grezzo per far fronte all’ enorme richiesta del mercato. Nel 2016 il nostro paese è stato il massimo importatore, a livello Europeo, di pelli provenienti da Brasile e Paraguay, paesi che praticano la deforestazione illegale di aree protette della foresta Amazzonica per far spazio all’allevamento di bovini.
  • Da dove viene la pelle che indossi? Non vi sono etichette di provenienza della pelle. Secondo i dati FAO la Cina è il paese che vanta il primato MONDIALE nella produzione di pelli. Lì, oltre a mucche, pecore ed altri animali, vengono uccisi, ogni anno, circa 2 milioni di cani e gatti per la loro pelle.
  • La maggior parte dei pellami utilizzati dalla grande distribuzione proviene da paesi in via di sviluppo come India, Brasile o Bangladesh, dove le norme per la tutela dell’ambiente e dei lavoratori sono poche o inesistenti.

 

Con le proprie scelte, ogni persona, ogni giorno, può cambiare il mondo, influenzando la domanda di beni e condizionando quindi l’offerta di cui il mercato deve disporre per soddisfare le nuove esigenze dei consumatori.

Non c’è più bisogno di utilizzare le pelli animali per produrre scarpe, borse e cinture: ad oggi è pieno di alternative vegan alla pelle animale!

Veronica 🌻


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